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L’attenzione agli attraversamenti nella compartimentazione

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La compartimentazione antincendio è una strategia fondamentale per la sicurezza delle persone e degli edifici: essa suddivide gli spazi in compartimenti delimitati ed isolati, con l’obiettivo di controllare e contenere la propagazione del fuoco e del fumo in caso di incendio.

Affinché la misura generi il beneficio per cui viene introdotta è tuttavia necessario che venga garantita la continuità della compartimentazione come sistema di protezione passiva nelle attività soggette, elemento sottolineato in più punti nello stesso Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 03/08/2015 e s.m.i). Al paragrafo S.3.7.3 viene inoltre indicata la necessità di focalizzare l’attenzione verso i possibili elementi “deboli” della strategia, il cui contributo è di frequente oggetto di sottovalutazione, per i quali si rende spesso necessaria un’operazione di ripristino: le giunzioni, gli attraversamenti, i camini, le canalizzazioni e tutti quei varchi, tipicamente poco visibili o magari aggiunti in seguito (e pertanto non previsti nel progetto originale di prevenzione incendi per l’edificio in questione), dai quali il fuoco potrebbe propagarsi rapidamente anche ad altri ambienti e/o compartimenti antincendio, superando barriere altrimenti resistenti.

Per questa ragione la sigillatura di questi passaggi fornisce un contributo essenziale e questi elementi non devono finire, negli anni, dimenticati dal punto di vista manutentivo. Vari sono i produttori che offrono soluzioni più o meno standard, ma troppo spesso l’operazione viene affrontata con eccessiva leggerezza: può capitare pertanto che il tecnico incaricato per la pratica di prevenzione incendi, a cui spetta l’onere della certificazione del ripristino una volta terminato il lavoro dell’installatore, si scontri duramente con una realtà in cui un prodotto utilizzato risulta non essere stato testato per il contesto dell’applicazione ed è quindi non certificabile per il tipo di sigillatura piuttosto che per la categoria di supporto.

Diventa in sostanza fondamentale, in fase antecedente alla realizzazione della sigillatura, il lavoro del progettista: egli ha il compito di scegliere il prodotto adeguato al supporto e alla tipologia di varco in essere, in modo che il sistema composto risultante porti ad una realizzazione in linea con i dati del produttore e sia quindi certificabile.

In secondo luogo è importante verificare, in termini temporali, per quanto siano garantiti i prodotti sigillanti impiegati, in modo da poterli sostituire alla scadenza della loro vita utile.

Infine i tecnici di prevenzione incendi sono tenuti a controllare ogni cinque anni, in occasione del rinnovo periodico di conformità antincendio, che per i prodotti e sistemi dedicati alla protezione passiva siano garantiti i requisiti di efficienza e funzionalità.

Il committente ha il diritto di richiedere all’installatore la dichiarazione di corretta posa del prodotto utilizzato: essa costituirà l’essenziale fonte di informazioni per la compilazione del modello ministeriale (Mod. PIN 2.3 – Dich. Prod.) da parte del professionista antincendio, attraverso il quale si dichiara che i prodotti messi in opera rispondono alle prestazioni richieste in merito alla reazione e alla resistenza al fuoco.

In conclusione, la corretta sigillatura degli attraversamenti impiantistici è un aspetto critico per la protezione antincendio negli edifici. È fondamentale che progettisti, installatori e manutentori prestino la massima attenzione a tale elemento al fine di garantire la sicurezza di tutti gli occupanti.